Eccomi!

Sabato scorso, 21 ottobre, nel Duomo gremito di Milano, l’arcivescovo Mario Delpini, ha  consegnato il crocifisso ai “Fidei Donum” ambrosiani e ha detto: “Il Vangelo non chiede le nostre cose, ma la nostra risposta libera, lieta, fiduciosa. La pratica del gesto minimo si riassume in una parola : eccomi!

Eccomi, adesso consegno tutta la libertà di cui dispongo;

eccomi, per un’ora di servizio ai poveri;

eccomi, per preparare una torta per il banco missionario;

eccomi, per 15 giorni d’estate in Brasile;

eccomi, per una classe di catechismo;

eccomi, per un anno di discernimento vocazionale;

eccomi, per consegnarmi ad un amore che sia fedele per tutta la vita;

eccomi, per andare in croce a morire!

 

 

Il Papa ai Metodisti, insieme sulla via della piena comunione

Emanuela Campanile scrive nell’Osservatore Romano del 19 ottobre: «Papa Francesco ha aperto il suo discorso alla Delegazione del Consiglio Metodista Mondiale, ricevuta oggi. L’occasione è stata l’anniversario del cinquantesimo dall’inizio del dialogo teologico metodista-cattolico, un cammino in cui “siamo fratelli che, dopo un lungo distacco, sono felici di ritrovarsi e riscoprirsi a vicenda». «Gli altri familiari di Dio possono aiutarci ad avvicinarci ancora di più al Signore – ha proseguito il Papa, ricordando l’invito alla santità del teologo John Wesley, fondatore del movimento protestante metodista –  e stimolarci a offrire una testimonianza più fedele al Vangelo».

Fede tangibile che “si concretizza nell’amore” e in particolare “nel servizio ai poveri”, come risposta all’antico invito della Parola: «Proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti». Si tratta della «stessa chiamata alla santità che, essendo chiamata alla vita di comunione con Dio – ha evidenziato Francesco  – è necessariamente chiamata alla comunione con gli altri».

Da qui, l’esortazione a «crescere in una comunione maggiore», di proseguire il cammino «con la nuova fase di dialogo che sta per avviarsi sul tema della riconciliazione», nella certezza dell’opera dello Spirito di Dio che sempre crea carismi nuovi  e “il miracolo dell’unità riconciliata”.