Se ne parla tanto e spesso senza sapere qual è la verità. Migranti liberi o forzati? Giovani e/o vecchi? Tanti e/o pochi? Buoni e/o cattivi? Tanti/e nella tratta sessuale? Rubano il lavoro agli italiani? Vanno a scuola fino a quale classe? Vicini, sembriamo uguali? Tutti delinquenti? I rifugiati sono un’emergenza? Mamma li turchi? Quale posto della politica?
A queste domande rispondono due professori dell’università di Padova, Stefano Allievi e Giampiero Dalla Zuanna, nel piccolo libro Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione (Editori Laterza).
È necessario avere chiarezza di vedute per non trovarci a subire trasformazioni nella società. Nel libro leggiamo: «C’è bisogno di sguardi fermi, di intelligenze vive, di principi solidi e di fantasia… L’orizzonte storico in cui ci collochiamo è quello di ulteriori gigantesche trasformazioni… delle nostre società, all’interno delle quali si collocano anche le crescenti mobilità umane, nelle varie direzioni, che probabilmente tenderanno ad aumentare ulteriormente. Ci sono ottime ragioni per guardare ad esse con il dovuto realismo, le necessarie cautele, valutandone gli inevitabili costi, ma anche cogliendo le ragionevoli opportunità e forse le speranze che queste prospettive offrono».