«I vostri nomi sono scritti nei Cieli»

Ieri ho lasciato definitivamente l’Algeria. Dopo dieci anni di vita a Touggourt. Un’esperienza unica. A Touggourt, dove Piccola Sorella Magdeleine aveva incominciato la sua avventura di amicizia “divina” coi musulmani. Ho sentito io stesso il vecchio T. dirmi quello che visse all’arrivo della piccola Sorella: «Insieme abbiamo costruito la fraternità. È stata un’amicizia divina!».

Quello che ho vissuto con tante persone di Touggourt, medici, professori, professionisti, giovani, ragazzi e famiglie… lo sento come un vissuto di amicizia straordinaria. Sì, un’amicizia divina!

Avevo paura quando misi piede in Algeria. Poi, ciò che ha animato questi dieci anni è stata la lettura del Vangelo, condiviso con le Piccole sorelle. Ho sempre trovato il Vangelo puntuale; scoprivo una parola adatta a me, per me.

In quello di domenica scorsa, di Luca 10,1-12.17-20 leggo: «Andate come agnelli». E io mi sono lasciato voler bene.

«Prima dite: Pace». E così salutavo tutti e loro vollero il saluto tra musulmani: «Salam aleikum!».

«Mangiando e bevendo quello che hanno». E mangiavo il do bara’ on peperoni forti e il bendreg, la specialità di Touggourt che le mamme dei miei alunni mi portavano.

«Dite loro: Il Regno di Dio è vicino». E ci siamo scambiati i nostri sentimenti profondi verso Dio e verso l’umanità e si sentiva accendersi in noi una fiamma di fede, gioia, fiducia, fraternità.

«I settantadue tornarono pieni di gioia». Ed è quello che vivo anche da lontano, perché continuo a voler bene, a pregare per loro come mi hanno chiesto, a sentire che sono amato (e tanto) e che desideriamo vederci ancora, forse in questa terra e senz’altro in Cielo.

Sono state queste le ultime parole di alcuni, salutandomi. In realtà questo è stato il mio programma, espresso anche nel logo che avevo appeso all’ingresso della mia casa di Touggourt: «Con te sulla terra (maak fil ard). Con te in Cielo (maak fissama)».

Per l’amicizia vissuta, leggo nel Vangelo: «I vostri nomi sono scritti nei Cieli».

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Felice festa di fine Ramadan

Prima di lasciare Touggourt, condivido con voi gli auguri per la festa di fine Ramadan che il nostro vescovo Claude Rault ha inviato ai musulmani e alle musulmane, amici della nostra Chiesa cattolica del Sud dell’Algeria.

«Carissimi amici, fratelli sorelle musulmani.

Avete vissuto giornate a volte difficili di digiuno e di privazioni, ma anche di preghiera e di gioie familiari. Ora festeggiate l’Aid El Fitr e riprendete la vita ordinaria. Che Dio benedica voi, le vostre famiglie e i vostri amici.  Il nostro mondo è ancora scosso da violenze cieche e intollerabili. Un gran numero di innocenti, musulmani, musulmane e uomini e donne di confessioni diverse sono stati colpiti. Condividiamo la tristezza delle vittime e delle famiglie di qualsiasi appartenenza: siamo tutti uguali davanti alla sofferenza e davanti alla morte.

Ma questa tristezza è accompagnata anche da gioie profonde. In varie parti del mondo, alcune case si sono aperte per invitare degli stranieri alla tavola della rottura del digiuno. Alcune moschee hanno accolto cristiani. Alcune chiese hanno aperto le porte a dei musulmani  come segno di condivisione e di amicizia. La solidarietà si è manifestata, i cuori si sono aperti. Questi gesti fanno indietreggiare la sfiducia che può distruggere il mutuo rispetto. Sono segni di speranza nel nostro mondo che soffre. Insieme costruiamo la pace con le armi dell’amicizia della convivialità e la mutua fiducia.

A nome della comunità cristiana del Sud Algeria, vi esprimo i miei auguri di pace, salute e fraternità».

Claude Rault, vescovo cattolico della diocesi del Sud dell’Algeria