Amici desidero salutarvi perché rientro in Italia. L’età avanza…
Dieci anni fa abbiamo incominciato a leggere insieme in francese la storiella “I denti di Mira” e a scrivere come una maestra, non come una gallina, vi dicevo. E voi ridevate. Poi abbiamo riflettuto insieme sulle tre parole che tengono unita e bella la famiglia: «Grazie, per favore, perdonami». E sui tre grandi doni di Dio: «L’intelligenza, il cuore e la bellezza».
Qualche volte mi sentivate esclamare: «Che disastro, cosa devo fare?». E voi scoppiavate a ridere. Vedendovi arrivare, dicevo: «Quando ti vedo sono contento!». Oppure: «Vive chi ti vede, amico!». Negli incontri si sentiva che si accendeva una lampada e i nostri sentimenti crescevano in amicizia, collaborazione e rispetto. Personalmente mi sono sentito amato. E spesso ho gustato il bendreg delle vostre mamme (piatto speciale di Touggourt).
La «Benedizione» non è finita! Ora resteremo uniti nel pensiero e in Facebook.
Saremo uniti ancora nella preghiera e uniti sulla terra e nel Cielo!