Uomini nuovi… a 80 anni!

Il Superiore Generale del Pime, padre Ferruccio Brambillasca, scrive: «Ho visitato Yanzibian (Cina), luogo del martirio di San Alberico Crescitelli. Nel villaggetto di fronte al luogo del martirio, purtroppo è rimasta solo una chiesetta diroccata (a malapena si capisce che è una chiesa…) in pessime condizioni. Inoltre, pare che in quella zona sia rimasta solo una famiglia cristiana e quindi sembra che il seme cristiano stia ormai scomparendo. Mi chiedevo allora, mentre mi trovavo sul luogo del martirio del nostro Alberico, a cosa è servito veramente il suo martirio. Non è rimasto nulla, forse non ci sarà più nulla e, anche se costruissero ex novo la chiesetta, non credo che la comunità cristiana da quelle parti possa rifiorire facilmente».
E continua: «I nostri martiri in Cina (e non solo…) hanno dato una risposta precisa (donando la vita
intera con una grande fedeltà giornaliera) a questa domanda: l’Istituto serve alla missione della Chiesa quando ogni luogo a esso assegnato, anche insignificante, diventa luogo in cui l’Istituto si coinvolge pienamente con amore e senza remore per le persone (anche poche…) che vivono in quel luogo e in quel periodo storico (che mai andrebbe dimenticato come memoria viva per il presente); inoltre, io come missionario del Pime, “servo” all’Istituto quando le mie parole, i miei progetti e le mie aspirazioni sono in armonia con l’amore pieno e sincero che l’Istituto riversa nei luoghi e nei tempi storici della sua missione, anche quando questa sembra non aver portato a nessun risultato concreto o cambiato situazioni che mai cambieranno».
Infine, annuncia l’argomento del prossimo Consiglio plenario dell’Istituto: “Uomini nuovi in strutture nuove. Ecco cosa serve alla Chiesa e al Pime”.
Le parole del mio superiore mi invitano a rileggere la mia vita proprio in questi giorni, preparandomi a celebrare il 6 agosto prossimo i miei 80 anni.
La rileggo anche nel libro “Una vita per la missione” che i miei fratelli hanno voluto, mettendo insieme alcuni miei scritti e aggiungendo anche testimonianze di amici, del mio vescovo, del superiore generale, di Marton, Marangon, Silvano Perissinotto, padre Gheddo, Anna Pozzi, delle Piccole Sorelle e di alcuni algerini.
Il bello del libro è che fa vedere che la vita per la missione non l’ho vissuta da solo, ma insieme a voi, agli africani del Camerun e agli amici musulmani di Touggourt (Algeria).
E quindi sento che è per tutti noi, ancora oggi, la domanda del superiore generale: uomini nuovi in strutture nuove. Ecco cosa serve alla Chiesa e al Pime. Il Pime ha bisogno di unirci per le sfide nuove della missione nuova.
È bello sentirmi invitato a diventare “uomo nuovo” a 80 anni. Col cuore che Gesù mi ha messo il giorno dell’Ordinazione sacerdotale… spero di farcela!