Il fondatore del Pime (anno 1850), padre Angelo Ramazzotti, superiore dei Padri Oblati di Rho e poi vescovo di Pavia e Patriarca di Venezia, ci ha lasciato in eredità un esempio di carità radicale che, a suo dire, l’ha portato alla tomba: «Sono questi poveri, credetelo a me, che mi affannano il respiro, mi distruggono la salute».
Qui a Touggourt non sono arrivato a quel punto, ma mi commuovo sempre quando vedo persone venire dal Sud, che suonano alla mia porta, perché la gente di Touggourt dice loro: «Andate lì!». E indicano l’unica croce visibile, quella sulla cupola della mia chiesa, chiusa al pubblico e affidata a una associazione musulmana.
Come faccio a rispondere a tutte le loro richieste? Per fortuna, padre Alberto mi porta tanti vestiti che gli operai del petrolio di Hassi Messaud lasciano quando rientrano in Italia. A volte do qualcosa da mangiare, ma spesso la presenza fraterna, il tempo per ascoltare il loro cammino pieno di dolore, la parola di sensibilità, di preghiera e di fede, sciolgono, in me e in loro, cuore e occhi a lacrime e a un respiro di speranza e di forza. Alcuni, dopo qualche giorno, quando finiscono nelle mani di chi chiede i documenti, riprendono il cammino del ritorno.
Come l’ultimo che vedendo uscire dalla mia casa uno studente di italiano, lo ferma perché gli traduca il documento della polizia scritto in arabo. Documento che gli intima di partire subito, altrimenti ritorna in prigione. Lo studente, leggendo il documento e guardando il suo corpo sfinito, gli dice: «Vado a comprarti il biglietto del bus che ti condurrà a Tamanrasset».
Dopo un po’ torna col biglietto e una bella somma di dinari e lo saluta. Io avevo visto l’africano prima di andare in prigione e ora lo vedevo deciso a tornare a casa. Mentre attendeva il biglietto, leggeva un libretto tutto sgualcito, l’unica cosa che gli era rimasta: Il Vangelo. Poi è partoto col pacchetto che gli avevo preparato.
Sono sicuro che un giorno, l’ultimo, io e l’amico musulmano lo rivedremo e ci dirà: «Avevo fame e mi avete aiutato a tornare a casa».