Leggo spesso nella rivista Mondo e Missione i frutti della passione dei missionari che penetrano nelle culture dei popoli alla scoperta dei semi di verità e di vita. Nel numero di maggio, c’è l’interessante articolo “Il missionario e il Samurai” con l’intervista a padre Luigi Soletta del Pime, che ha dedicato una vita a tradurre classici della letteratura giapponese (http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=4595
).
Una via di evangelizzazione tanto originale quanto faticosa. Ma anche ricca di sorprese…
Egli dice: «All’indomani del Vaticano II, noi missionari abbiamo capito chiaramente che ci dovevamo “buttare” in modo nuovo e approfondito nel dialogo con i non cristiani. … Il titolo del mio libro, Il sole che sorge a mezzanotte, ripropone una frase di un monaco zen. Per me è l’immagine-simbolo dell’illuminazione che si raggiunge dopo un lungo cammino di ascesi e di meditazione. Penso la si possa considerare come uno dei “germi del Verbo” presenti nelle religioni non cristiane».
Anch’io ho avuto i miei momenti di gioia quando cercavo di penetrare nelle culture toupouri e guiziga del Nord del Cameroun e vedevo la gioia della gente quando si cercava insieme di capire più in profondità i valori di alcuni loro riti, espressioni, proverbi, ecc.
Più penetri nella conoscenza dell’altro e più scopri i valori e i sentimenti comuni. C’è un solo Verbo che parla ancora… ovunque… in tutti!